Shavuot

Shavuot si celebra esattamente sette settimane dopo Pesach. Shavuot è chiamata anche “Tempo del dono della Torah”. La Torah è per gli ebrei il dono più grande fatto da Dio all’uomo, il legame con essa è fortissimo.

Gli ebrei dopo la liberazione dall’Egitto trascorsero 40 anni nel deserto; giunti al Sinai Mosè salì sul monte e ricevette in dono da Dio la Torah da consegnare al popolo d’Israele. Le Leggi contenute nella Torah sono ancora oggi il fondamento del popolo ebraico. Così come Pesach rappresenta il raggiungimento della libertà dalla schiavitù questa festa rappresenta il raggiungimento della libertà dello spirito, la libertà di scegliere la volontà di YHWh Dio.

Shavuot è una delle tre feste di pellegrinaggio, cioè una festa durante la quale, in passato, ci si recava al Tempio di Gerusalemme. Oggi, a Shavuot, ci si reca in Sinagoga, che è particolarmente addobbata e ricca di fiori che vengono portati per l’occasione. In Italia a Shavuot molte ragazze celebrano il loro bat Mizwa, la cerimonia attraverso la quale diventano “adulte” figlie della legge. Il pasto di Shavuoth è a base di latte ed è vietato il consumo di qualsiasi tipo di carne. Probabilmente l’origine di questa usanza può essere che il sapore della Torah viene paragonato a quello del latte e del miele, per esprimere la dolcezza della volontà di YHWH Dio.

Dopo la cena della vigilia, diversi ebrei studiano la Torah per tutta la notte. Nel secondo giorno di Shavuot si legge il libro di Ruth, dove è raccontata la storia di Ruth (di origine moabita) e della sua conversione all’ebraismo. Secondo la tradizione ebraica, Ruth è un’antenata del re David e quindi il Messia nascerà dalla sua discendenza.