I Dolmen

Un altro prezioso dato ci viene offerto dalla civiltà megalitica (mega = grande, lithos = pietra) tra il VI e il II millennio a.C. Tra le varie maestose costruzioni (una delle più famose è quella del complesso di Stonehenge in Inghilterra dell’epoca Neolitica) un posto di particolare rilievo spetta ai “dolmen” (dal bretone tol = tavola e men = pietra). I dolmen sono camere funerarie costituite da tre o più grosse pietre, piantate in modo verticale nel terreno, che sostengono un masso disposto orizzontalmente.

Il dolmen di Sa Covaccada (dal sardo, "ciò che è coperto") è un monumento archeologico situato nel Meilogu, regione storico-geografica della Sardegna. si ritiene che il monumento sia del Neolitico (3500-2900 a.C.)

Molti esempi di questo tipo, o con temi architettonici più evoluti, sono stati ritrovati nel Regno Unito, in Francia, in Germania, in Spagna ed in Italia, soprattutto in Sardegna ed in Puglia. Anche queste testimonianze ci dimostrano come già in epoca primitiva si andava sviluppando non solo la pratica della sepoltura (come abbiamo visto molto più antica), ma anche quella del riconoscimento del luogo dei morti come uno spazio sacro, ossia un luogo di particolare vicinanza con il divino.

Anche i nostri antenati si ponevano la grande domanda che caratterizza la storia dell’intera umanità fino ai giorni nostri: che senso ha la vita umana se tutto finisce con la morte?